Passeggiando per le vie del quartiere Cirenaica, si respira l’aria bolognese più genuina: l’osteria “Da Vito” è una delle più antiche, ma soprattutto è celebre per aver ospitato nelle nottate dei biassanot – coloro che si attardavano tutta la notte per osterie – personaggi come Lucio Dalla, Francesco Guccini (che abitava a due passi da qui, in via Paolo Fabbri), Ron, Roberto Vecchioni, Andrea Mingardi, Red Ronnie, il filosofo Stefano Bonaga.
In via Bentivogli, si trova il cortile che ospita il museo villanoviano a cielo aperto, e il murale di Luis Gutierrez, che fa parte di una serie di murales sparsi in tutta la zona. Sempre in questa via, nel 2017 venne apparecchiata una tavolata lunghissima dove vennero serviti piatti di 25 cucine del mondo!
In fondo a via Libia, prima del ponte, troviamo invece il teatro Dehon con la sua interessante programmazione.
Per chi vuole acquistare cibi freschi, in via Sante Vincenzi trova il Mercato della Cirenaica con i banchetti ricchi di varie golosità.
L’appartamento si trova a due passi dalla zona universitaria e dall’Ospedale S.Orsola-Malpighi: molti studenti di medicina, infatti, si specializzano proprio all’interno di questa storica struttura. Con una passeggiata di 10/15 minuti, si arriva in centro città.
ITINERARIO PER IL CENTRO CITTÀ
Attraverso la tipica via San Vitale, piena di negozi, ristoranti e un paio delle più golose gelaterie della città, si arriva direttamente sotto le 2 Torri, il simbolo per eccellenza di Bologna. Da qui, si può iniziare a visitare il centro storico, immettendosi a destra nella zona universitaria e nel ghetto ebraico, oppure procedendo si arriva alla famosa piazza Maggiore e alla statua del Nettuno, oppure svoltando a sinistra si passa per l’affascinante e raffinata piazza della Mercanzia, con il Palazzo che custodisce le ricette originali di alcuni prodotti tipici della cucina bolognese, come il ripieno dei tortellini, il ragù, ma soprattutto vi è depositata la misura della tagliatella. Voltando verso la sinistra del Palazzo, si arriva a piazza S. Stefano, in cui si erge il Complesso delle 7 Chiese. Questa splendida piazza ha fatto da sfondo in alcuni spot pubblicitari.
Cirenaica
Il nome Cirenaica deriva dalla conquista della Libia da parte dell’Italia in occasione della guerra italo-turca del 1911. La toponomastica del quartiere, tutta dedicata a città e località libiche, cambiò dal 1946 in favore dei Caduti per la Liberazione di Bologna dopo la Seconda Guerra Mondiale, fatta eccezione per via Libia, tuttora via principale del rione e collegamento principale con San Donato. Infatti, in fondo a via Paolo Fabbri, vi sono i murales dedicati al ferroviere anarchico Lorenzo Giusti e al partigiano Ilio Barontini.
Via Bentivogli
Già nel maggio 1913, durante i primi lavori edilizi legati alla costruzione del nuovo rione, furono rinvenute le prime di 808 tombe di cultura villanoviana, nell’area tra le attuali vie Musolesi, Bentivogli, Fabbri e Vincenzi. Dal 2004, nella corte di via Bentivogli n. 9, sono state predisposte alcune repliche di reperti archeologici e pannelli informativi colorati, ricordando a tutti che proprio lì furono trovate tra le più antiche tracce di Bologna etrusca. Furono proprio gli Etruschi a chiamare la città “Felsina”, che significava probabilmente “capoluogo”. Bologna divenne la capitale dell’Etruria padana. Nel IV secolo avanti Cristo le tribù galliche dei “Boi” riuscirono a conquistare la ricca e fiorente città di Felsina. Per due secoli circa questa popolazione si mischiò ai coltissimi Etruschi. Cacciati i Galli Boi, fu tracciata la via Emilia e nel 189 a.C. il senato di Roma votò per la fondazione di Bononia nello stesso luogo in cui sorgeva la città etrusca Felsina.
Università
Nel 1088 circa nacque l’antica università di Bologna, “Alma Mater Studiorum” prima e più antica università del mondo occidentale.
2 torri
Agli inizi del 1100 le ricche famiglie bolognesi iniziarono a costruirsi la propria torre (se ne contavano 100). Si costruivano per difesa, ma anche per testimoniare la ricchezza e il potere della famiglia. Nel 1109 fu costruita l’altissima Torre della famiglia degli Asinelli (97m., visitabile attraverso una scalinata interna); dopo pochi mesi si iniziò a costruire anche la vicina Torre della famiglia dei Garisenda. Oggi se ne contano ancora 23, Una famosa, che vale la pena visitare, è la torre Prendiparte, nell’omonima piazzetta in fondo a via Sant’Alò, a pochi passi dalle 2 Torri.
Complesso delle 7 Chiese
Il complesso sorge su un antico tempio romano dedicato a Iside, vicino al quale sarebbe stata affiancata una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Intitolato al primo martire Stefano, è strutturato come insieme di chiese, cappelle e monastero in età medievale. All’interno dell’edificio della Basilica del Sepolcro, ci sono 12 colonne, mentre al centro si trova un’edicola che custodiva le reliquie di S. Petronio, qui rinvenute nel 1141. Delle sette chiese originarie al giorno d’oggi ne rimangono quattro.
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